Tina Merlin, la donna del Vajont
Racconto per voce e immagini.
A cura di Stefania Carlesso.
Tina Merlin nasce a Trichiana in provincia di Belluno il 19 agosto 1926. Nello stesso anno, l’ingegner Carlo Semenza entra nella fase progettuale della Diga del Vajont. Da questa singolare coincidenza prende le mosse questa narrazione che ricostruisce le tappe salienti della tragica vicenda del Vajont a partire però dalla figura di una donna contro, Tina Merlin, la giornalista che più volte denunciò il pericolo che la diga rappresentava. Ma non fu ascoltata. Del resto, come scrisse Giampaolo Pansa “Tina contava poco nel firmamento delle star giornalistiche. Per cominciare, era una donna. Poi non era un inviato speciale, bensì un semplice corrispondente di provincia, infine, scriveva per un giornale di partito. Nei suoi confronti funzionava un blackout spesso tre volte. Maschilista, di rango professionale e di avversione politica “. La storia della Merlin, nata in una famiglia contadina da una madre amata ma chiusa in un ruolo di mater dolorosa rassegnata al dolore, “servetta” nelle famiglie della borghesia milanese e poi staffetta partigiana, attivista e giornalista è una storia di riscatto e di emancipazione femminile, ma anche di impegno civile e politico a difesa della sua gente contro soprusi e ingiustizie.
Prenotazione obbligatoria. Posti limitati.
Info e prenotazioni al numero 0444 922749 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.